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Ostia, 25 novembre 2009. Il judo azzurro ha scritto un’altra pagina importante della sua storia. Ad Antalya, in Turchia, dove si sono svolti i Campionati d’Europa U23, Elena Moretti e Lucia Tangorre hanno conquistato la medaglia d’oro, proiettando l’Italia al primo posto del medagliere femminile. Ma questo è soltanto il finale di una storia che dev’essere raccontata direttamente dai suoi protagonisti. Il reportage di Luigi Guido: «La gioia di ascoltare l'inno di Mameli per due volte nel Dilek Sabanci Sport Salon di Antalya, in occasione dei Campionati Europei U23, è stata incommensurabile. Un successo condiviso da tutta la squadra, com’era successo a Zagabria 2008, ma allora arrivarono 3 argenti e 2 bronzi, frutto di un lavoro intenso con un gruppo di ragazzi compatto, che insieme si sostenevano, gioivano e piangevano. Questa volta invece, due medaglie d'oro hanno proiettato l'Italia al 1° posto del medagliere femminile. Ed il 4° posto della classifica generale pone il judo Italiano nell'elite europea. Una competizione di alto livello, avvalorata da un buon numero di atleti già medagliati ai Mondiali ed Europei Seniores, una sorta di preselezione per le future Qualificazioni Olimpiche che, senza dubbio, vedranno protagonisti molti degli atleti che hanno partecipato a questo Europeo. Perchè ormai la classe Under 23 è composta da atleti già titolari nelle rispettive selezioni Nazionale Seniores: a distanza di 7 anni, quando è stata introdotta la nuova classe per cercare un passaggio più “morbido” fra le classi juniores e Seniores, la tendenza è stata quella di una celere maturazione dei giovani atleti a cui vengono proposti importanti percorsi di esperienza, ed a cui rispondono in genere con risultati importanti già nella classe Seniores. In questo particolare contesto le due medaglie d'oro conquistate assumono un’importanza assoluta, e la dicono lunga sul livello di competitività dei nostri atleti. Si diceva di una competizione ad elevato grado di difficoltà: molti sono stati gli atleti titolati che non hanno trovato riscontro, due nomi tra tutti l'ungherese Karakas che dopo aver inanelllato quest'anno bronzo ai Mondiali Senior e oro a Europei e Mondiali Junior ad Antalya ha subito un brusco stop, così come il nostro Elio Verde che dopo 14 mesi di risultati consecutivi, poichè ad ogni competizione disputata ha raggiunto la finale medaglia, qui ha dovuto suo malgrado lasciare il passo all'atleta Georgiano, poi vincitore della categoria. Elio ha comunque combattuto come suo solito con grande cuore, caparbietà e sapienza tecnica, e quindi siamo certi che già dal prossimo appuntamento saprà a giocarsi una medaglia come è sua abitudine. Elena Moretti, vincitrice dei 48 kg, ha espresso un judo concreto e convincente; una prova di carattere quella di Elena, in particolare nell'incontro di finale quando, in vantaggio di Waza ari, ha subito la reazione dell'olandese Ente che è riuscita a marcare waza ari di ko soto gari e far comminare dall'arbitro 2 sanzioni alla nostra Elena, trovandosi quindi in vantaggio di yuko. Questo è stato sicuramente il momento più emozionante della gara di Elena, che ha trovato dentro di sè la forza della reazione di chi veramente vuole vincere a tutti i costi: con una prima azione ha messo sotto pressione la Ente, con la seconda azione ha impostato la presa, combinazione o uchi gari - uchi mata...splendido ippon, e a questo punto si sentono solo le urla di gioia di tutta la squadra Italiana!!! Il bis è giunto l'ultimo giorno di gara con una prova maiuscola di Lucia Tangorre, che sin dalle battute iniziali della gara ha dato l'impressione di essere la padrona del tatami: anticipo delle prese e tattica perfetti, le avversarie indietreggiavano sempre e davano quasi l'impressione di scappare, di rifiutare l'incontro, di non poter contrastare la veemenza espressa da Lucia. Ne ha fatto le spese anche la giovane bosniaca Ceric, oro ai recenti Mondiali Juniores e argento ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, regolata con yuko e hansoku make. La finale per l'oro è stata molto delicata: con l’ucraina Yaromka dotata di attacchi in tutte le direzioni e guardie, era difficile coprire tutto. E dopo aver fatto prendere due shido, Lucia ha incassato uno yuko di uchi mata destro che ha rimesso l'incontro in parità. Ma Lucia aveva una marcia in più, ha continuato ad attaccare portando ad un’altra sanzione a Yaromka, visibilmente provata. L’ucraina ha tentato un ultimo attacco in tani otoshi, ma Lucia ha schivato, contrattaccato, seguito a terra e immobilizzato. Fantastica azione e immensa gioia per l’oro conquistato. Jennifer Pitzanti nei 70 kg si è resa protagonista di una buona prova ottenendo, dopo alcune prove opache a livello internazionale, un confortante 5° posto. Nella finale per il bronzo, opposta all'inglese Gibbons, dopo aver fatto sanzionare l’avversaria, ha commesso un errore alle prese e subito ippon di harai goshi. Peccato, il podio era alla sua portata. I due giovani reduci dall'attività juniores, Edwige Gwend e Andrea Regis, hanno combattuto con grande impegno mostrando un ottimo judo, ma sono stati sfortunati con la gestione arbitrale; l'appuntamento col podio Under 23 per loro è soltanto rimandato. Buona impressione ha destato Walter Facente, che dopo aver vinto per doppio wazari il primo incontro è incappato nella leva al volo dell'estone Marmeljuk alla prima azione dell'incontro, ed è stato un vero peccato perchè buone aspettative erano riposte in questo ragazzo dopo il bronzo conquistato alla World Cup di Birmingham. Alessia Regis e Marisa Celletti hanno avuto sorteggi proibitivi e, nonostante la buona prestazione, nulla hanno potuto contro le due atlete francesi, così come Martina Pierucci, Damian Waser, Alessio Mascetti e Giovanni Carollo, che hanno fornito prestazioni al di sotto delle loro reali potenzialità. In conclusione, siamo veramente orgogliosi della prestazione globale dei nostri atleti, che sono entrati di diritto nella storia del judo italiano con un risultato storico per la classe Under 23». Il commento delle protagoniste Lucia Tangorre: «È stata un’esperienza bellissima ed emozionante per come ho sentito la vicinanza di tutta la squadra. Il mio pensiero di gratitudine va a tutti i miei compagni, i tecnici, a Jennifer, Marisa e Susi, con le quali mi sono allenata ogni giorno ed a Valentina, con l’augurio di ritornare presto sul tatami con noi». Elena Moretti: «Sono molto contenta, è un risultato che mi ripaga per tutti i sacrifici, compreso quello per il peso che, questa volta, mi ha fatto tribolare più del solito. Un ringraziamento particolare voglio dedicarlo a tutta la squadra, agli allenatori, che mi hanno sostenuto in ogni momento e mi hanno fatto sentire un grande calore». Il commento del Direttore Tecnico Felice Mariani: «Per la prima volta ho vissuto un grande risultato da lontano ed è stato davvero particolare seguire le imprese della squadra attraverso internet e gli sms, fino ad ascoltare per due volte l’inno di Mameli al telefono. È stato un gesto, questo di Luigi e Dario, che mi ha fatto un enorme piacere e non solo perché è stata la prima volta che si sono vinte due medaglie d’oro, un risultato di cui sono orgoglioso. Questo fra Abu Dhabi ed Antalya comunque, è stato un passaggio delicato anche per quanto riguarda l’interpretazione del nuovo regolamento. Ho avuto modo di confrontarmi con Barcos, in particolare sulla riduzione riscontrata nei tempi delle sanzioni di passività e sulla presa sotto la cintura su attacchi come ko uchi maki komi, che escono dalla logica che ha portato l’introduzione di questa norma. In effetti, ha detto Barcos, c’è stata un’applicazione molto rigida di queste regole e lo sarà ancora nei prossimi tornei di dicembre, per poter poi entrare a regime da gennaio dopo una valutazione complessiva che andremo a fare».
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