Il nuovo Centro Olimpico Matteo Pellicone
Con l’apertura delle due mostre Lo Sport ed il Mito e con il Convegno Lo Sport nel Mito (programmati per il 27 novembre) si festeggiano, in contemporanea, sia l’inaugurazione del Museo Federale che la conclusione dei lavori del Centro Olimpico Matteo Pellicone al Lido di Ostia.
Si è così coronato, dopo un quarto di secolo, un progetto che prende le mosse il 18 marzo 1986 quando il Comune di Roma concede l’uso, per la costruzione di un Palazzetto, di un’area di circa 16.000 metri quadrati. Quello che attualmente è conosciuto come PalaPellicone viene inaugurato il 25 aprile 1990.
Il Palazzetto (che il 19 ottobre dello stesso 1990 ospita il Campionato del mondo di lotta greco-romana) è quindi il punto ed il momento di partenza di un percorso a larghissimo respiro che, attraverso gli anni, registra nel 1992 la realizzazione del “secondo lotto” ed ora, nel 2012, il definitivo “terzo lotto”.
Per determinare i punti di svincolo di questo itinerario è indispensabile una cronaca sintetica dei momenti fondamentali del suo sviluppo.
Il primo obiettivo da raggiungere è quello di consentire agli sport gestiti dalla Federazione di avere un luogo dove disputare la proprie competizioni. La situazione dell’impiantistica romana è assolutamente deficitaria: dopo le grandi realizzazioni legate ai Giochi della XVII Olimpiade del 1960 nulla è stato più costruito. I due Palazzi dello Sport, al Flaminio ed all’EUR, sono contesi dagli sport a squadre, pallacanestro e pallavolo, e dal pugilato. Poco o nulla resta alle altre discipline, d’altra parte in costante crescita, per cui diventa inevitabile ricorrere a soluzioni autonome. Tutta la Federazione viene coinvolta in questo progetto e ogni sua componente, dalle Società a tutti gli affiliati, condivide l’impegno ed approva un piano finanziario improntato ai criteri di massima economia. Totale è anche il sostegno delle pubbliche autorità, dal Comune di Roma alla XIII Circoscrizione, con l’inserimento dell’iniziativa nel “Progetto Litorale”. Viene individuata una zona limitrofa al Parco naturale di Castel Fusano, circa 200 ettari di pineta mediterranea di fronte al mare. Si tratta di un‘area ideale per i collegamenti (ferroviari, stradali, aerei) e baricentrica rispetto al resto del Paese. Il Palazzetto viene realizzato in tempi record ed esprime funzionalità ed eleganza, non privo di valori rappresentativi degli sport a cui è destinato, con archi di sostegno che ricordano la forza delle braccia di lottatori e pesisti, a sorreggere la copertura “ a vela” che può far pensare agli elmi dei Samurai, con riferimento al judo, al karate ed alle arti marziali in genere.
Il secondo obiettivo è quello di poter “vivere” la struttura dedicata all’agonismo ad esso preparandosi. Ecco così sorgere il “secondo lotto” che si articola su quattro palestre (lotta, judo, sale pesi e muscolazione); su due edifici destinati soprattutto all’alloggio degli atleti ed al Centro Medico e su un ulteriore costruzione che ospita Uffici Federali, Aula Magna e Ristorante.
Il terzo lotto completa l’opera intrapresa nel 1986. E’ stato innanzitutto realizzato un nuovo edificio a doppio corpo, direttamente collegato al PalaFijlkam rinnovato che contiene il Centro servizi per lo stesso Palazzo (sale riunioni ed uffici per le Federazioni Internazionali, area bar-ristoro, sala stampa, la nuova palestra di karate, una palestra di riscaldamento pre-gara) ed i nuovi uffici della Federazione, comprensivi delle sale riunioni per gli Organi Collegiali.
Inoltre è stato ristrutturato ed ampliato l’edificio situato all’ingresso del Centro con la zona ristorante collocata al primo piano, con la realizzazione della nuova Sala Azzurri e con la creazione dell’Area museale adiacente all’Aula Magna. Completa ristrutturazione anche degli edifici destinati alle Foresterie, che ospitano il nuovo Centro Medico, gli uffici delle Direzioni Tecniche, biblioteca, videoteca e la Hall of Fame del Museo Federale.
Con l’”Operazione Museo” si è compiuto un meritevole passo in avanti nel riconoscimento dell’opera di tutti coloro che hanno contribuito ad onorare con il loro impegno la Federazione e tutto lo sport nazionale. Il suo approntamento è stato reso possibile anche dalla circostanza che il progetto è risultato al primo posto, fra 139 concorrenti, in un concorso bandito anni fa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Ora la Fijlkam è l’unica in Italia che ospita in unica sede, su una superficie di circa 40.000 metri quadrati e per una cubatura di 70.000 metri cubi, la sua piccola-grande Città della lotta, del judo, del karate e delle Arti Marziali. Si tratta del volano che darà ulteriore energia per affrontare gli impegni futuri che ci attendono.
ECCO IL NUOVO CENTRO OLIMPICO MATTEO PELLICONE
La aerofotografia del Centro Olimpico della Fijlkam evidenzia la dislocazione e le caratteristiche della complessa struttura. Sullo sfondo appaiono le ultime propaggini della pineta di Castelfusano. A sinistra in alto è situata la stazione della ferrovia che collega Ostia con Roma-Piramide, da cui si diramano Metropolitana, Stazione FFS di Roma Ostiense, linee tranviarie e di autobus. L’uscita della stazione è collegata, a destra in alto, con la recente Palazzina direzionale anche attraverso la nuova palestra per il Karate. A sinistra in basso il parcheggio che serve sia il Palazzo che, a destra ed in successione, le foresterie, il centro medico e le palestre di Judo e Lotta. In basso a destra l’ingresso con ristorante, sale per gli atleti ( giochi e internet point), aula Magna ed il Museo.