Ostia, 14 settembre 2009. Con le due medaglie di bronzo conquistate nell’ultima giornata di gare chiudiamo questo Europeo in Armenia con cinque medaglie: 1 oro, 1 argento e 3 bronzi oltre ad un quinto posto. Non era mai successo nella storia dei Campionati Europei U20 che l’Italia conquistasse 5 medaglie. Il miglior risultato fu ottenuto nel 1986, prima della caduta del muro di Berlino, a Leonding (AUT), primo campionato europeo juniores anche per le donne, dove furono conquistate 4 medaglie (2 argenti e 2 bronzi). Da quella volta in altre 5 occasioni l’Italia ha conquistato 3 medaglie. Inoltre la medaglia d’oro agli Europei Juniores mancava all’Italia dal 2003. L’ultima giornata si apre con una decisione difficile da prendere: Luca Marmo sta male da due giorni ha la febbre ma vuole combattere. Proviamo a fare riscaldamento ma vediamo che Luca non ce la fa. A questo punto decidiamo, contro la sua volontà, di non farlo combattere per non rischiare qualche grave infortunio dovuto alla debilitazione. Pablo Tomasetti (Polisportiva Villanova) allenato da Gianni Maman, sale per il secondo anno di fila sul podio europeo agguantando con il cuore una bellissima medaglia di bronzo. La sua avventura comincia con lo scorbutico lettone Nikiforenko che lo impegna fino a farlo sanzionare due volte. Poi però Pablo stringe i tempi e fulmina l’avversario con un bellissimo kata guruma. Secondo incontro con il polacco Zarzeczny che aveva eliminato in precedenza la testa di serie numero 4 lo spagnolo Bertomeu. Anche qui Pablo soffre per i continui attacchi dell’avversario ma alla fine lo pesca con un potente ko soto gari valutato ippon. La semifinale vede il pordenonese opposto allo svedese Nyman che comincia mettendolo subito alla frusta con presa alta seguita da veloci sumi gaeshi. In una di queste occasioni lo svedese pesca bene Pablo ed ottiene waza ari. Da questo momento in avanti l’incontro è a senso unico con Pablo che cerca il contatto e lo svedese che tatticamente fa ostruzionismo. L’azzurro sorprende lo scandinavo con sasae tsuri komi ashi contato yuko e successivamente Nyman viene sanzionato ma non c’è nulla da fare e Pablo viene condannato alla finale per il bronzo. L’avversario è il ceco Jurecka che molto pericolosamente cerca sempre il contatto con Pablo per lanciarlo con o goshi. Pablo viene sanzionato due volte poi, a 1’ dalla fine, contra benissimo, girandolo con le braccia, un uchi mata dell’avversario e lo immobilizza in kesa gatame: gli arbitri non danno punteggio e il ceco esce dopo qualche secondo dall’osae komi. Sembra tutto perduto ma il cuore di Pablo è grande e sul successivo attacco riesce ad immobilizzare ancora l’avversario sul bordo, questa volta Pablo non molla e ottiene ancora un’altra medaglia importante. Domenico Di Guida (Star Judo Club Napoli) allenato dal maestro Maddaloni affronta al primo turno della categoria oltre 100 Kg. il possente bulgaro Marinkov. Nelle prime fasi dell’incontro la potenza del bulgaro si fa sentire ma Mimmo recupera la lucidità e piazza un bellissimo tai otoshi contato waza ari seguito da osae komi. Secondo turno con il russo Kesaev, poi vincitore, che mette subito in difficoltà l’azzurro e lo fa sanzionare. Il napoletano prova ad attaccare con o uchi gari ma poi commette l’errore di combinare in uchi mata trovando il kaeshi del russo e la successiva immobilizzazione. Incontro di recupero con l’ucraino Biletskyi che aveva battuto l’azzurro a metà luglio a Paks (HUN). Questa volta è un’altra storia e Di Guida imposta benissimo l’incontro: non rischia e fa sanzionare due volte l’avversario guadagnando la finale per il bronzo contro il francese Arons. L’azzurro aveva perso proprio con il transalpino in maggio a Lione (FRA) e anche qui l’inizio del match non è dei più facili con Di Guida strattonato dall’avversario e sanzionato. Poi ancora il francese piazza harai makikomi contato yuko e immobilizza l’azzurro. Mimmo riesce ad uscire dall’immobilizzazione e comincia a credere nel recupero con due buoni attacchi di kata guruma. Poi su un attacco del francese di uchi mata piazza kaeshi e immobilizza in yoko shio gatame fino all’ippon finale. Poco da fare invece per Elisa Marchiò che al primo turno dei +78 affronta la vice campionessa d’Europa in carica e futura vincitrice l’ucraina Kindzerska. Elisa è contratta e non riesce ad opporsi al potente harai makikomi dell’avversaria. Anche oggi il nostro arbitro Gianluigi Pugnetti è stato chiamato dalla Commissione ad arbitrare tre finali di cui una come arbitro centrale. Grazie a tutti per il sostegno dimostratoci con messaggi e telefonate ed un arrivederci per i mondiali U20 di Parigi. Laura Nicola Raffaele COMMENTO DEL MAESTRO MORACI Il risultato maturato in questa trasferta nell’ospitalissima terra d’Armenia è frutto di un lavoro iniziato nello scorso quadriennio con una programmazione mirata a portare i nostri atleti a competere con le potenze del judo mondiale. Queste medaglie alle quali sono da aggiungere quelle ottenute ai Campionati d’Europa cadetti, alle Olimpiadi Giovanili e soprattutto a quelle conquistate nel 1° Campionato del Mondo cadetti, sono la conferma dell’alto livello tecnico della scuola judoistica italiana, ma sono soprattutto frutto di una seria programmazione, della collaborazione dei tecnici dei club e dei collaboratori della nazionale. Un grande ringraziamento va rivolto particolarmente a Gianni Maddaloni, Mimma Soraci, Gianni Mamam e Girolamo Giovinazzo che hanno partecipato attivamente nei vari raduni alla preparazione dei ragazzi. Pari contributo hanno dato a questo risultato il Prof. Andrea Lino e la simpaticissima e bravissima Fisioterapista Hortensia Corredoira Martinez. Personalmente io devo ringraziare il Presidente Pellicone ed il Consiglio Federale per la fiducia accordata al nostro Progetto. COMMENTI FINALISTI EDWIGE GWEND Cosa dire?..trasferta fantastica e conclusa con uno splendido risultato..non potevo aspettarmi niente di meglio, sono felice, davvero contenta e soddisfatta. Quella era la mia giornata, mia e di nessun’altra! Naturalmente il merito non va solo a me stessa ma a tutti coloro che mi hanno sostenuta e aiutata nella preparazione, non faccio nomi e cognomi altrimenti non finirei più..un ringraziamento alla mia palestra, al mio maestro ai miei compagni..al team della nazionale partecipe e non ai campionati d’Europa, non dimentichiamo i coach e la family!...davvero grazie a tutti! anche a chi mi ha solamente dedicato il suo pensiero! Prossimo obiettivo mondiali!!!!!!!!!!!! ENRICO PARLATI Sono contento per questa medaglia in quanto sono al primo anno della classe juniores anche se la finale potevo gestirla in maniera diversa. Nei primi incontri stavo benissimo poi la tensione per la finale, che sapevo di poter vincere, mi ha consumato nelle ore di attesa. Voglio comunque ringraziare tutti i tecnici e i ragazzi della squadra anche quelli che non sono partiti per l’Europeo ma che sono stati sempre vicino a noi nel raduno preparatorio. ANDREA REGIS Sono soddisfatto per il bronzo conquistato anche se sono consapevole che la medaglia poteva essere di un altro colore. Le sensazioni erano perfette come mai prima e proprio per questo credevo di arrivare fino in fondo. I miei ringraziamenti vanno a tutti i tecnici, fisioterapista (che per la finale ha fatto un miracolo) ma soprattutto al mio uke Nicholas Burello con cui mi alleno sempre in palestra. Questo rappresenta per me un trampolino di lancio e non un punto di arrivo. Penso sempre a fare meglio, l’importante è viaggiare sempre con i piedi per terra e spero di riuscire a farlo. PABLO TOMASETTI Ero venuto a Yerevan per vincere dopo l’argento dello scorso anno ma per una questione emotiva e di tensione non sono riuscito a rendere al 100%. Sono comunque soddisfatto del risultato anche se sapevo che potevo fare di più. Voglio allenarmi bene per i mondiali di Parigi dove potrò puntare in alto. DOMENICO DI GUIDA Sono contento per questa medaglia e voglio ringraziare i tecnici della Nazionale e la squadra tutta che mi è stata vicino, la fisioterapista che mi è sempre stata vicino, mio papà, mio zio e il mio allenatore (Gianni Maddaloni) che sono venuti da Napoli per vedermi oltre agli amici dello Star Club che seppur lontani ho sentito vicini. Speriamo di fare ancora bene nel futuro …………. AMEDEO ACCORSI Questo primo europeo nonostante un buon risultato mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca per la medaglia mancata, ma nonostante questo sono contento del risultato che è stato possibile grazie al sostegno e all’incoraggiamento di tante persone primo fra tutti il mio allenatore Diego Brambilla per giungere all’intera squadra. Questo risultato mi spinge ancora di più a fare meglio…alla prossima voglio la medaglia al collo e farò di tutto per prendermela.
Reportage conclusivo sull’Europeo U20, Italia mai così forte
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