Rotterdam, 25 agosto 2009. Si è tenuto a Rotterdam, in occasione dei Campionati del Mondo che prenderanno il via mercoledì 26 agosto, il Congresso Ordinario IJF. In sintesi le decisioni più significative. Nuove norme testate ai WC Junior di Atene La Commissione Arbitri della Federazione Internazionale di Judo durante il Congresso Ordinario IJF che si è tenuto domenica 23 agosto a Rotterdam ha annunciato un cambiamento nelle regole. Non saranno più consentite le tecniche in cui si afferra sotto la cintura. L’atleta che afferra una gamba dell’avversario sarà punito con Shido (prima volta) e se si verifica un altro tentativo, sarà assegnato Hansokumake e la vittoria sarà data all’avversario. La presa alla gamba sarà consentita soltanto se la presa sarà effettuata come prosecuzione di un’altra tecnica (esempio: ouchigari che sviluppa in kataguruma). “Non vogliamo che il nostro sport si confonda con altre arti marziali. Judo è judo, e tutta l’IJF vuole tornare al Judo vero”, ha spiegato il capo della Commissione arbitrale, Juan Carlos Barcos. “Si possono perdere alcune tecniche con questa decisione, ma d’altra parte ci sarà un risveglio delle tecniche che non si vedono più a causa della posizione seduta, che gli atleti assumono nel tentativo di afferrare le gambe dell’avversario” ha aggiunto Barcos. La preoccupazione dell’IJF è che, sempre più spesso, si vedono tecniche di lotta e sambo nei combattimenti di judo. “Questo non è un bene per il futuro del nostro sport ai Giochi Olimpici” ha detto Barcos. Questo cambiamento sarà sperimentato nel corso del Campionato del Mondo Junior, che si terrà ad Atene nel mese di ottobre. Se approvata dalla Commissione Arbitri FIJ, in accordo con allenatori e atleti, la regola diventerà ufficiale per tutte le competizioni IJF. La Commissione ha annunciato anche un’altra novità, proposta ad Atene durante il Mondiale Juniores per modernizzare e professionalizzare lo sport: l’uso di un solo arbitro per ogni tatami (invece di tre). “Ci si propone di elevare la qualità del livello arbitrale. È più facile trovare 20 buoni arbitri e lavorare per prepararli al meglio delle loro capacità, invece di 40 arbitri allo stesso livello in una sola volta”, ha spiegato il capo della Commissione. Ma non saranno lasciati soli sul tatami. La tecnologia sarà utilizzata anche più di quanto lo sia oggi, per aiutarli nel prendere le decisioni ed evitare errori. La Commissione Arbitri IJF continuerà ad utilizzare la registrazione dal vivo di tutti i combattimenti e visionarla tutte le volte necessarie per chiarire i dubbi. “Attualmente utilizziamo la riproduzione video come un dispositivo di aiuto in caso di decisioni difficili, dal momento che il judo è uno sport molto tecnico e veloce, che in molte occasioni non consente di cogliere dettagli determinanti per una valutazione corretta e difficili da vedere in una sola volta. Ad Atene gli arbitri utilizzeranno gli auricolari in modo da poter comunicare immediatamente in caso di necessità”, continua Barcos. “Il nostro obiettivo è rendere il judo più professionale e l’arbitro deve essere di un livello molto elevato, come pure” completa il Direttore Responsabile “un altro punto di valutazione è che, con due persone in meno, il campo di gara sarà più pulito per il pubblico e per la televisione”. Spostata la sede a Losanna. Nessun delegato sarà più accettato In presenza di 108 paesi, il Congresso IJF ha approvato lo spostamento della sede ufficiale della Federazione Internazionale di Judo dall’Irlanda a Losanna. La città svizzera ospita già la sede del Comitato Olimpico Internazionale e di altre 25 federazioni e organizzazioni sportive. “Stiamo già assumendo tutte le misure giuridiche necessarie per rendere operativo questo importante cambiamento”, ha detto il Presidente IJF Marius Vizer, ricordando che l’IJF sarà in grado di stabilire un rapporto ancor più stretto con il Cio. Un altro passo importante è la decisione di abolire le deleghe a partire dal prossimo Congresso. Questo significa che un paese può essere rappresentato in un incontro ufficiale IJF soltanto se un suo rappresentante ufficiale è presente. “L'obiettivo è di evitare la corruzione e creare un ambiente sano e democratico. È molto importante per il futuro del judo” ha sottolineato Vizer. Un milione di dollari per lo sviluppo e la creazione del circuito dei piccoli paesi Quando Marius Vizer è stato eletto presidente IJF nel settembre 2007, nel conto corrente bancario c’erano 650 mila dollari USA. Meno di due anni più tardi, ci sono 8,5 milioni di dollari in banca e diversi piani di utilizzo di questo denaro per lo sviluppo del judo in tutti i continenti. Nel 2008, l’IJF ha già investito circa 800 mila dollari in materiale (judogi e tatami) per aiutare i paesi meno sviluppati. Le donazioni sono state fatte per 27 paesi diversi. Ma l’IJF intende andare oltre “A partire dal 2010 metteremo a disposizione un dividendo di sponsorizzazione per le Federazioni Nazionali e condivideremo un milione di dollari sulla base di risultati, progetti, necessità” spiega il presidente Vizer, aggiungendo che l’IJF comprerà anche uffici, che rimarranno di proprietà, per l’utilizzo delle federazioni nazionali che ancora non li hanno. Il lavoro per lo sviluppo del judo in tutti i continenti ha già investito 630 mila dollari in progetti di educazione: 245 mila dollari per 29 progetti di consulenza, 216 mila dollari americani per 17 borse di studio e 167 mila per 7 progetti di sviluppo. Lo Sport Commissione ha inoltre deciso di dare punti di partecipazione (2) per i paesi che hanno preso parte ai campionati continentali. “Avremo bisogno del massimo numero di paesi con punteggio nella Ranking List Mondiale per renderli idonei per la wild card nei Giochi Olimpici” ha spiegato il Capo dei Direttori Sportivi. I Campionati del Mondo di Rotterdam registrano un’altra novità: 20 paesi sono stati invitati dall’IJF a partecipare sostenendo per loro il costo del volo, alloggio, pensione completa e la quota di partecipazione alle spese. Il Kosovo prenderà parte ufficialmente per la prima volta ad un Campionato del Mondo, e parteciperà, come ospite invitato con la bandiera IJF, dal momento che il paese non è ancora stato riconosciuto dalle Nazioni Unite. “Il nostro prossimo progetto è quello di creare un campionato del Mondo solo per i piccoli Stati, i paesi con meno di 1,5 milioni di abitanti. Abbiamo fatto delle ricerche e ci sono dieci paesi europei, 16 per l’Oceania, 16 Pan-Americani, 1 asiatico e 5 paesi africani, in questa situazione, che porta in tutto a 48 nazioni” ha detto Vizer.
Mondiali di Rotterdam, le decisioni del Congresso Ordinario IJF
- Dettagli