Cancun, 17 giugno 2017. È arrivata! La prima medaglia in un torneo IJF che Odette Giuffrida ha messo al collo dopo l’argento olimpico a Rio, è arrivata nel Grand Prix a Cancùn. Sono trascorsi nove mesi abbondanti dall’agosto scorso e sono state superate peripezie ed infortuni, ma il momento tanto atteso in cui il peso di una medaglia che conta si fa sentire, è finalmente arrivato. Un bel terzo posto nei 52 kg, in un torneo con 188 atleti di 36 nazioni, ma con un valore tecnico significativo, rappresentato dalla presenza di diversi ‘top scorer’ in ogni categoria di peso. “Eh... rosico tantissimo per quello che è successo con la brasiliana – ha detto Odette - ma il judo è anche questo, un attacco in contemporanea che finisce per farti perdere un incontro che sono sicura avrebbe avuto una fine assolutamente migliore”. La brasiliana è Sarah Menezes, oro a Londra nei 48 kg e passata nei 52 kg in febbraio, ma che Odette ha controllato bene in semifinale, dopo essersi sbarazzata della giovane ed emergente peruviana Brillith Gamarra Carbajal, waza ari e ippon in 3 minuti. “Posso dire però di essere felice – ha aggiunto la Giuffrida – perché ho sentito sensazioni positive che mi mancavano da un po’!”. La gara della 22enne romana infatti, è stata spumeggiante e briosa, così com’è il motore di Odette quando gira a pieno regime, movimenti rapidi, reattivi, piede leggero e rapidissimo che sa essere la più grande insidia per qualsiasi avversaria. E la finale per la medaglia di bronzo, con la slovena Anja Stangar, è stata vinta per ippon con un’azione di piede (ko soto gari) di un tempismo eccezionale che è stato spettacolo puro. “Piano piano si ritorna – ha aggiunto sorridente Odette con la sesta medaglia in un Grand Prix al collo – ma a Budapest (ai Mondiali, ndfr), il 28 agosto voglio salire in cima al podio!!!”.
Odette è tornata: “Rosico tantissimo, ma sono felice!”
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