Baku, 7 maggio 2016. Grand Slam di bronzo per Matteo Marconcini, che a Baku ha messo a segno una serie di vittorie straordinarie e, soprattutto, ha piazzato un gran calcio alla sfortuna. Meritatissimo il terzo posto negli 81 kg, con cinque vittorie su Zoloev (Kgz), Imamov (Uzb), Mrvaljevic (Mne), Silva Morales (Cub) e Luz (Por), atleti che precedono Marconcini nel ranking mondiale (Imamov è attualmente qualificato), ma tutti sono stati sconfitti per ippon. “Sono veramente soddisfatto per questa medaglia – ha detto il 26enne Marconcini – perché ripaga un quadriennio particolarmente turbato dagli infortuni e, dopo l’ennesimo intervento, mi sono rimesso in gioco. A questo punto mi auguro che questa fase positiva continui”. E sa la corsa di Marconcini per Rio non è mai iniziata, almeno si sa che era alla sua portata. Può ancora farcela invece Antonio Ciano (81), sconfitto a Baku dal moldavo Gotonoaga, ma un risultato positivo ad Almaty aggiungerebbe ciò che manca al pass per Rio. Battuta a vuoto anche per Edwige Gwend, sconfitta dalla francese Pruvost, ma il suo pass non è a rischio, mentre è fuori portata nei 73 kg per Antonio Esposito, eliminato dall’ungherese Ungvari e per Enrico Parlati, sconfitto dal cubano Estrada. Domenica in gara Walter Facente (90) e Domenico Di Guida (100), per entrambi la zona qualificazione si può agganciare con un risultato fra i primi.
Matteo Marconcini dà un calcio alla sfortuna, è bronzo nel Grand Slam a Baku
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