Kazan, 24 aprile 2016. Con le vittorie nella gara a squadre di Georgia\n(maschile) e Polonia (femminile) si è concluso il campionato d’Europa disputato\na Kazan. La gara degli azzurri si è fermata al primo turno di fronte alla\nsolidissima Grecia, che ha concesso il punto soltanto a Davide Faraldo, opposto\na Foulidis (66), 1-4 il punteggio, che tiene conto anche di tre squalifiche\ninflitte ad Augusto Meloni (73) per aver toccato la gamba di Azoidis, a\nGiovanni Carollo (90) per diving con Ntanatsidis ed a Vincenzo D’Arco,\npenalizzato quattro volte con Ilias Iliadis, mentre negli 81 kg, Massimiliano\nCarollo è stato immobilizzato da Moustopoulos. Ma la sconfitta dell’Italia non\ntoglie valore alla scelta (fatta anche a sostegno della proposta IJF per l’inserimento\nnel programma olimpico a Tokio 2020) di essersi rimessa in gioco nel torneo a\nsquadre maschile, né alla legittimazione riconquistata in questo campionato europeo\na Kazan, dov’è stata ritrovata la strada del podio ed un posto nel medagliere\ncontinentale che mancava dal 2011. Ed è una legittimazione resa ancora più\nimportante dal fatto che, le conferme di atleti olimpici come Valentina Moscatt\ned Edwige Gwend che, sia pure con l’amaro in bocca, ma ritornano a casa con un\nquinto posto che è ‘alto livello’, sono dei giovani di venti e ventuno anni ad\nessersi presi la briga d’interrompere un digiuno lunghissimo e le medaglie di\nbronzo andate al collo di Elios Manzi e Fabio Basile raccontano di un Progetto\ndedicato a Tokio 2020, ma che ha dimostrato il suo enorme potenziale a Kazan.
\nSquadre Maschili: 1) Georgia;\n2) Russia; 3) Polonia e Azerbaijan
\n\nSquadre Femminili: 1) Polonia; 2) Russia; 3) Germania\ne Francia\n\n\n\n\n \n