Kazan, 21 aprile 2016. Italia due volte sul podio nei campionati\nd’Europa a Kazan con Elios Manzi, terzo nei 60 kg e Fabio Basile, terzo nei 66\nkg. Entrambi fanno parte del Progetto Tokio 2020, che la Fijlkam ha allestito per\nguardare lontano, ma questi giovani hanno fretta e nessuna voglia di aspettare.\nE c’è anche il quinto posto di Valentina Moscatt nei 48 kg. “Sono medaglie\nprestigiose queste, che hanno ancora più valore perché sono state conquistate\nda atleti giovani, alla prima esperienza a questo livello. – ha detto il\nPresidente Domenico Falcone - È un risultato che fa bene a tutto l’ambiente ed\nalla squadra per le gare dei prossimi giorni!”. Falcone intanto, può\nfesteggiare un risultato che mancava ormai da cinque anni, quando Elio Verde\n(66) ed Erica Barbieri (70) ottennero due medaglie di bronzo a Istanbul. Era il\n2011. Ci ha\npensato l’esordiente Elios Manzi, 20 anni compiuti il 28 marzo scorso, ad\ninterrompere il lungo digiuno di medaglie dell’Italia agli Europei. “Non me lo aspettavo è stata un’emozione unica! – ha detto Elios Manzi - Sono molto emozionato e spero davvero che\nquesto sia solo l'inizio”. Lo splendido terzo posto nei 60 kg è arrivato al suo primo europeo\nsenior e dopo aver superato Siccardi (Monaco), Limare (Francia) e Davtyan\n(Armenia), si è fermato in semifinale di fronte a Safarov (Azerbaijan), per\ncompiere poi un capolavoro nella finale per il bronzo con Amiran Papinashvili\n(Georgia), 27 anni, un bronzo mondiale (2014) e quattro medaglie consecutive\nagli Europei (bronzo 2012, oro 2013, argento 2014, bronzo 2015). “È stata una gara\nfantastica! Sono fiero di me. – ha detto invece Fabio Basile - Mi sento\nfinalmente un atleta maturo, ho affrontato la gara e gli incontri con grande\nconsapevolezza delle mie capacità. So dove voglio andare e ora so come fare!\nDedico questa medaglia a me stesso”. Fabio Basile non si ferma più! Anche a Kazan è\nsalito sul podio dei 66 kg e ha messo al collo una medaglia di bronzo da\nfavola. Il 21enne talento del judo azzurro nella corsa per la qualificazione olimpica\nmesso in file un quinto posto nel Grand Prix a Jeju (novembre 2015), il settimo\nnel Grand Slam a Parigi (febbraio 2016) e poi primo all’African Open a\nCasablanca e secondo nel Grand Prix a Tbilisi in marzo. Oggi terzo agli\nEuropei, mettendo in riga Gjakova (Kosovo), Ardanov (Russia), Oleinic\n(Portogallo) e Shershan (Bielorussia). Nei 48 kg Valentina Moscatt si è fermata\nal quinto posto, “Sono un pò\nrammaricata da come è finita la gara – ha detto - ho fatto un errore con l’ungherese\ne qui non si può sbagliare, in finale invece non sono riuscita ad esprimermi”. Maria Centracchio (57) e\nCarmine Di Loreto (60) sono stati superati dai francesi Pavia e Khyar, poi\nentrambi primi, fuori al secondo turno Elio Verde (66) e Odette Giuffrida (52).\nVenerdì in gara Antonio Esposito, Enrico Parlati (73), Antonio Ciano (81), Edwige\nGwend (63). Risultati. 60: 1) Khyar\n(Fra); 2) Safarov (Aze); 3) Davtyan (Arm) e Manzi (Ita); 66: 1) Margvelashvili\n(Geo); 2) Oates (Gbr); 3) Basile (Ita) e Galstyan (Rus); 48: 1) Van Snick\n(Bel); 2) Csernoviczki (Hun); 3) Lokmanhekim (Tur) e Ungureanu (Rou); 5)\nMoscatt (Ita); 52: 1) Kelmendi (Kos); 2) Gneto (Fra); 3) Chitu (Rou) e Ryzhova\n(Rus); 57: 1) Pavia (Fra); 2) Ilieva (Bul); 3) Gjakova (Kos) e Nelson Levy\n(Isr).
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