Forse scottato da Atene, Jean-Luc Rougé, il presidente della Federazione francese, non fissa l’obiettivo di medaglie, ma esprime la speranza che “il gruppo maschile si classifichi fra le prime tre nazioni e quello femminile al primo posto”. Per Brigitte Deydier, direttore tecnico nazionale, “tutte le ragazze hanno un potenziale da medaglia, ma le medaglie non sono già in tasca. Nulla è scontato, è necessario andare alla ricerca”. Gli allenatori danno prova della stessa prudenza pur promettendo di avere tratto lezione dal 2004. “Le riflessioni sul fallimento di Atene mi hanno permesso di fare un’attenta analisi sulla preparazione e di lavorare per questi Giochi in un altro modo” ha dichiarato Stéphane Frémont, allenatore nazionale del gruppo maschile, all’inizio di luglio, all’Istituto nazionale di judo. “I giochi sono un evento completamente diverso dai campionati del mondo o dei campionati d’Europa. È necessario che i ragazzi capiscano che è il giorno della loro vita. Ad Atene si volle sdrammatizzare l’evento e ci arrivammo un po’ troppo rilassati”. Con l’entusiasmo dei suoi 19 anni, il prestigio di campione d’Europa e del più giovane campione del mondo nella storia della disciplina, Teddy Riner non sembra uomo da compromettere la preparazione mentale che sarà necessaria per non cedere alla pressione che peserà sulle sue spalle di gigante il 15 agosto. “La vivo bene, proverò a fare tutto il possibile per non deludere la gente, ma quello che cercherò di fare più d’ogni altra cosa, sarà di non deludere me stesso” ha detto. “È una sfida. Mi manca un titolo e proverò a vincerlo. Sarebbe una grande cosa”. Al villaggio olimpico Teddy Riner sarà accompagnato nei 100 kg dal veterano Frédéric Demontfaucon, medaglia di bronzo a Sydney e campione del mondo 2005 nei 90 kg. Matthieu Dafreville nei 90 kg, Anthony Rodriguez, vice-campione del mondo 2007 negli 81 kg, Benjamin Darbelet nei 66 kg e Dimitri Dragin nei 60 kg. Fra le ragazze, Lucie Décosse è la favorita nei 63 kg. Thierry Rey campione olimpico nel 1980 e presidente del Lagardère Parigi Racing, è uno di suoi ammiratori. “Lulu non è mai in pericolo, capisce e vede tutto prima degli altri. È straordinaria. È fenomenale. Non soltanto ha il talento, ma in più ha una grande capacità di lottare”, disse di lei in aprile dopo il suo terzo titolo europeo. Il gruppo femminile ha coperto una categoria in più della squadra maschile. Frederique Jossinet, medaglia d’argento ad Atene ed ai campionati del mondo 2008, cercherà il gradino più alto del podio nei 48 kg. Audrey Rizza e Barbara Harel combatteranno nei 52 e 57 kg. Gévrise Emanè e Stéphanie Possamai hanno ottenuto la medaglia d’oro e di bronzo nei 70 kg e nei 78 kg al mondiale 2007. Anne-Sophie Mondière è campione d’Europa 2008 negli oltre 78 kg. Tutta l’equipe è partita da Parigi il 27 luglio per sostenere uno stage in Giappone prima di raggiungere Pechino il 5 agosto. Là, il judo francese cambierà una delle sue abitudini e alloggerà al villaggio olimpico, anche se si allenerà all’istituto universitario francese di Pechino. “Perché il villaggio olimpico? Perché la Cina è un paese un po’ complicato a livello organizzativo”, ha spiegato Brigitte Deydier. “Anche se sarà meno intimo rispetto il clima che abbiamo sempre creato fuori dal villaggio, si è preferito assicurare la tranquillità dell’alloggio e dei trasporti per preparare le gare nella massima confidenza”.
Pechino -9, il judo francese parte alla riconquista
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