Biografia

Valentina inizia a praticare judo a 7 anni perché lo faceva il fratello e il padre e lei voleva fare tutto ciò che faceva il fratello, come una sorta di “ripicca”. “All’inizio era tutto un gioco, solo divertimento ma la passione inizia pian piano”. Inizia a fare judo in una piccola palestra di Venarìa ma poi decide, insieme al padre di andare a Torino dove c’erano palestre più grandi che potevano darle più opportunità di studio. Nel primo anno la segue il padre che già seguiva il fratello. “Ma ero gelosa perché ho avuto sempre un rapporto morboso con mio padre”. Ma cambia ancora palestra e in una più grande incontra Francesco Giorgi e Francesco Di Benedetto dove pratica un buon judo fino ad arrivare al Gruppo Sportivo delle Fiamme oro. “Dove sono orgogliosissima di stare e ho la possibilità di continuare a fare quello che mi piace”. Le piace il judo divertente, quello tecnico, esplosivo, le piace la velocità, anche se nelle donne si vede poco e si sente più affine con quello praticato dai maschi. Il judo, per lei, rappresenta lo sport completo, che ti insegna il rispetto delle regole e delle persone e lo trova adatto, più di ogni altro, per i bambini. “È una disciplina severa che ti fa crescere, per certi versi anche troppo in fretta. Sono andata via di casa molto presto perché ho avuto la fortuna di stare con atleti di alto livello come Pino Maddaloni, Ylenia Scapin, Roberto Meloni, Bianchessi, Bruyere. Io ero la più piccola di quel gruppo per cui ho avuto la fortuna di crescere con i grandi.” con Dario Romano ha un buonissimo rapporto in quanto la segue da quando aveva 16 anni e, oltre che allenatore della nazionale, è anche il suo referente per il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Così come le è di sostegno il suo ispettore, Mauro Massaro, che aiuta tutti gli atleti del Gruppo. È tranquilla e serena del lavoro che sta svolgendo, ascolta la sua musica tipo: C’è sempre un motivo, di Adriano Celentano, ma non ha preferenze perché la musica l’ascolta tutta. Non guarda molti film ma le serie tv perché: “Visto che spesso sono in viaggio…sono corte e …riesco a non addormentarmi!” Generalmente legge i libri Fantasy ma quest’anno ha cambiato, legge solo libri di FabioVolo e quello che l’ha più colpita è “Un posto nel mondo”, starà crescendo? Le piace fare moltissime cose e questo (come per i grandi artisti c’è un periodo legato ad un colore particolare) è il periodo del pane. Le piace fare il pane fatto in casa, è alle prime armi ma già conosce il rinfresco della pasta madre, proprio come i grandi professionisti. E poi: ”Da quando mi sono laureata (perciò non devo studiare) quei pochi pomeriggi liberi cerco di impegnarli a fare cose, non riesco proprio a stare ferma”. Il suo sogno è, chiaramente, l’oro di Rio. Vive per il judo tanto che al suo cane ha messo nome “Nomura” in onore di un grande judoka giapponese, Tadahiro Nomura, suo idolo, come un altro suo idolo è la giapponese Ryoko Tani Tamura. Da quando ha realizzato che il judo era la sua vita si è impegnata solo in questo conquistando un palmares di tutto rispetto, ma questo non le basta.